Per poter restituire l’immagine di uno o più paesaggi, bisogna prima comprenderli. Per poterli comprendere, occorre prima entrarvi in contatto, affezionarsi ai loro luoghi e alle loro storie.
L’uomo si giova, nel bene e nel male, di un senso congenito di appartenenza verso i luoghi che attraversa, ed è legato a questi in un rapporto di intima reciprocità, che lo invita a prendersene cura. Analizzare a fondo i territori ed osservarli con occhi vergini possono sembrare due esercizi in contrapposizione; in realtà, un buon approccio alla fotografia di paesaggio cammina sulla sottile linea tra i due, l’equilibrio tra forma estetica e contenuto.
Il laboratorio intende fornire gli strumenti necessari ad una rappresentazione del paesaggio lenta e riflessiva. Lo scopo è quello di indagare e restituire immagini del paesaggio che evitino spettacolarizzazioni – alle quali il nostro occhio è faticosamente abituato –, e che si fondino su di una coscienza che intreccia sentimento e lettura critica.
I partecipanti non svilupperanno temi fotografici pre-inscatolati; la selezione dei nuclei tematici da rielaborare sarà frutto delle interazioni messe in atto sul campo, con il paesaggio stesso. Durante le esplorazioni, in fase di ricerca, verranno discusse possibili letture degli spazi, e verranno estrapolati e studiati elementi morfologici e storici dei comuni visitati.
Il laboratorio non richiede particolari tipi di attrezzature o competenze tecniche. I partecipanti utilizzeranno la propria attrezzatura fotografica, e ne saranno i diretti responsabili. Di base, il laboratorio richiede l’utilizzo di fotocamere digitali, non necessariamente reflex, che possano produrre fotografie di buona qualità. Si suggerisce un grandangolo a corredo, oltre che un computer portatile, su cui siano installati Adobe Photoshop, GIMP o Lightroom.
Dario Borruto (Pensando Meridiano, Officina fotografica il gufo Firenze) | Cosimo Di Giacomo (Recollocal, Eroica Fenice, Arktolab)
Cliccando trovate tutte le informazioni relative al pernottamento, ai pasti e al contributo economico della residenza. Immaginate una situazione ludica e formativa, in cui una comunità temporanea di 40 persone vive insieme per una settimana, con la possibilità di scegliere differenti modalità per dormire (in tenda o nelle case del borgo), mangiando cibo locale, distribuendo risorse nel circuito economico locale e sostenendo, con una piccola quota di rimborso, una parte delle spese (il nostro crowdfunding).
Cliccando trovate le informazioni relative alla call dedicata a chi vuole iscriversi alla residenza. La call è aperta ad un massimo di 20 persone – accompagnate da un gruppo di altre 20, che faciliteranno logistica e formazione. Ci si potrà iscrivere compilando il form, ed indicando il proprio percorso di ricerca/azione, oltre che le specifiche su logistica ed intolleranze alimentari. La call verrà lanciata martedì 1 agosto alle ore 18,00, e resterà aperta fino a domenica 13 agosto alle ore 13,00.