Data: 2-9 Agosto 2019
Partecipanti: Aureliano Capri, Simona Curci, Federica De Felice, Mariafrancesca Frascà, Brunella Giannì, Luca Milazzo, Valeria Sebastiani, Emidio Torre, Giulia Viggiani
Tutor: Daniele Bucci – Valeria Loreti
PROCESSO
Il laboratorio di CIBERNETICA DELLE COMUNITÀ è nato come esperienza di ricerca, riflessione e progettazione sulla natura della residenza TRANSLUOGHI e sul suo rapporto con il contesto che la ospita ormai da diversi anni.
Per approfondire i presupposti teorici del laboratorio > «Abbiamo bisogno di una cibernetica delle comunità per capire la crisi ecologica che stiamo vivendo».
Dopo un primo momento di introduzione alla cibernetica e all’approccio sistemico, e a seguito della ricontestualizzazione delle tematiche in ambito sociale/progettuale, siamo passati all’attività di ricerca. L’indagine è stata favorita dall’immersione nelle diverse sfere di contesto generate o influenzate da TRANSLUOGHI, e dalla possibilità di fare conversazione con le persone presenti.
Dalla comunità temporanea della residenza e dalla comunità locale di Morigerati; dai partecipanti, dai tutor e dagli organizzatori; da chi prendeva parte al progetto per la prima volta e da quanti erano in grado di testimoniarne l’evoluzione fin dalle prime edizioni; dai pochi bambini del paese e dai molti anziani che riempiono la piazza centrale; dai commercianti e dagli amministratori. Abbiamo ascoltato storie e racconti da tutte queste persone, e abbiamo cercato di mappare l’eterogeneità dei punti di vista per provare a restituire un’immagine il più possibile sinottica del sistema TRANSLUOGHI.
Abbiamo voluto integrare alla ricerca sul campo anche un piccolo studio del modello economico della residenza; e abbiamo dato uno sguardo a ciò che avviene al suo esterno, individuando le esperienze simili a quella di TRANSLUOGHI.
Nella fase di sintesi e condivisione della ricerca, è stato fondamentale l’utilizzo di linee guida e strumenti che facilitassero il dibattito e le decisioni da prendere – per assicurare ai partecipanti l’accessibilità e la libertà di esprimersi nei momenti di confronto.
Alle attività in plenaria si sono alternate fasi di lavoro in piccoli gruppi, che hanno portato alla progettazione di processi e strategie di mutamento e miglioramento della residenza TRANSLUOGHI, contestuali ai dati e ai feedback ricevuti.
OUTPUT
Tra gli obiettivi del laboratorio emergeva il tentativo di analizzare i cicli di retroazione che, ad oggi, impoveriscono il territorio – per tentare di rispondere a questo tipo di criticità attraverso progetti in grado di interferire con tali cicli in ottica migliorativa.
Nell’immaginare le possibili evoluzioni di TRANSLUOGHI, sono stati elaborati 3 progetti orientati a consentire alla residenza di sviluppare nuove relazioni con il contesto, e di porsi come orchestratore principale dei processi territoriali di creazione di economie e flussi migratori di ripopolamento.
Tutto il materiale è stato consegnato agli organizzatori, e molti fra i partecipanti al laboratorio hanno espresso la volontà di prendersi cura in prima persona degli sviluppi futuri del progetto. Rimandiamo, quindi, a loro la capacità di organizzarsi e far crescere i germogli nati dal workshop.