LANDMARK DESIGN
[pa-e-sàg-gio]/pae’zadʤo/: zona o territorio, quale viene percepito dagli abitanti del luogo o dai viaggiatori, il cui aspetto e carattere derivano dall’azione di fattori naturali e/o culturali.
Il paesaggio è il risultato dell’interazione tra l’uomo e il mondo che lo circonda.
Il paesaggio è una costruzione antropica: non esiste, se non grazie alla presenza di qualcuno che lo percepisca.
Il Cilento è terra di boschi, torrenti, rocce, cascate; è terra di comunità che da millenni vivono a stretto contatto con la natura di cui fanno parte. Guardandola, ascoltandola, attraversandola.
Il paesaggio del Cilento muta in continuazione, e si rigenera ogni volta che un viaggiatore lo osserva.
[se-gnà-le]/seɲˈɲale/: oggetto o dispositivo più o meno complesso, destinato a comunicare un messaggio, a fornire istruzioni, ad avvertire.
Guardare, ascoltare, sostare, riposare, mangiare, dormire: cosa si può fare in una foresta? Quali indicazioni vanno date ai viaggiatori che per la prima volta si avventurano in questa terra? In che modo i segnali e le informazioni che questi comunicano contribuiscono a creare e definire il paesaggio?
Il laboratorio sarà un’esperienza di ricerca collettiva sul concetto di paesaggio, sulla sua natura dinamica, e sul ruolo performativo dei segnali.
Gli strumenti di questa residenza saranno l’esplorazione sensoriale, il dialogo con gli abitanti del luogo, la cartografia e l’autocostruzione.
In modo orizzontale e multidisciplinare, ci avvarremo di mappe mentali e di comunità per segnare un percorso che rispecchi la narrazione corale dell’esperienza esplorativa. Costruiremo linguaggi e forme per svelare luoghi e accompagnare vocazioni.
Al momento esiste un territorio che aspetta di essere attraversato; e sarà proprio l’interazione tra la foresta, i borghi antichi e la comunità nomade di TRANSLUOGHI – IBRIDI a generare un nuovo paesaggio.
Il laboratorio di LANDMARK DESIGN [LD] sarà #ibridato con il local: Arnaldo Iudici.
Ciascun partecipante dovrà automunirsi di un toolkit basilare per la sicurezza individuale (guanti, occhiali protettivi, scarpe adatte al lavoro). (Se avete a disposizione anche un avvitatore vi invitiamo a portarlo con voi)
Guido Picardi
Curatrice esterna del laboratorio
Claudia Scarpitti
Facilitatori autocostruzione
Domenico Lucanto | Giancarlo Guadagno